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BioFaber nasce nel 2015 con l’intento di operare nel settore dei nuovi bio-materiali nano-strutturati, in particolare della cellulosa di origine batterica, con lo scopo di dare vita a prodotti e soluzioni realmente sostenibili e naturali ottenuti da risorse rinnovabili e scarti alimentari.
Biofaber è vincitore della Start cup Puglia 2013, per la sessione industrial, con il progetto "Green Skin”, una eco-pelle naturale prodotta da cellulosa batterica, attraverso un processo produttivo bio-ispirato ed ecofriendly.
Il sogno di BioFaber è integrare il mondo agro alimentare nel settore del design, dell’abbigliamento, biomedicale e cosmetico, rispettano le identità e risorse dei territori, al fine di fornire a tutti la tecnologia necessaria per produrre o utilizzare la cellulosa di origine batterica con lo sviluppo delle relative caratterizzazioni.
Dalla sede di progettazione al pool di laboratori di engineering e laboratori impegnati nella continua progettazione, produzione e distribuzione del know-how Bio faber. La produzione del bio-polimero è limitata territorialmente attraverso contratti di licenza d'uso della tecnologia o partnership industriali dedicate a specifiche aree commerciali.
BioFaber realizza cellulosa purissima di origine batterica, un bio-polimero nanostrutturato e biocompatibile che si autoassembla, un materiale eco-innovativo e bio-ispirato ad alto valore tecnologico.
Albert Szent-Gyorgyi
Oltre al trattamento superficiale idrofobizzante è possibile un trattamento antibatterico con funzione antiodore e igienizzante. La possibilità di funzionalizzare il biopolimero in base alle diverse esigenze del cliente renderà Green Skin un prodotto flessibile ed eco-innovativo a costi competitivi.
Il nostro sistema innovativo consiste di un trattamento superficiale facile ed economico che modifica le proprietà della cellulosa da superidrofilica ad idrofobica. Infatti i proponenti hanno sviluppato nei laboratori di ricerca dell’Università del Salento un innovativo modo per migliorare significativamente uno dei limiti del biopolimero. Con questo trattamento la cellulosa acquista una caratteristica di impermeabilità all’acqua conservando la caratteristica di permeabilità al vapor acqueo e ai gas.
L’innovativo processo ha un basso impatto ambientale poiché sfrutta scarti alimentari e non utilizza sostanze chimiche tossiche.
Gli attuali processi utilizzano le risorse naturali in modo non sostenibile, impiegando enormi quantità di energie, mentre quello elaborato dalla nostra azienda processa le risorse naturali, sfruttando le informazioni e la struttura della materia per generare un polimero biocompatibile e nanostrutturato che si autoassembla a temperatura e pressione ambiente e cresce in 14 giorni
Questo biopolimero nanostrutturato è ottenuto dalla simbiosi di batteri e funghi, già presenti in prodotti alimentari. Il processo produttivo avviene in coltura acquosa arricchita di zuccheri, ottenuti da scarti alimentari, in tempi rapidi.
L’innovativo processo produttivo del biopolimero nanostrutturato è quello di una bio-fabbrica, poiché i microorganismi diventano fabbriche in miniatura in grado di auto-assemblare il polimero utilizzando una bassa intensità di energia e materia ed un alto potenziale rigenerativo.
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